Camillo Negroni

Il nobile cosmopolita di origine fiorentina ha vissuto a Londra, nel Wyoming e a New York, e conosceva bene la miscelazione tipica dei paesi anglosassoni.

 

Il Conte Negroni era abitudinario bevitore di cocktail miscelati, e amava particolarmente il Gin.

 

All’epoca era di moda bere nei bar della Firenze bene, il cocktail Americano: Bitter e vermouth rosso in parti uguali, con  uno spruzzo di soda.

 

Il conte trovava questo drink indubbiamente buono ma un pò “annacquato” o con poca carica alcolica.

 

Era sua abitudine chiedere al barman, Fosco Scarselli che lavorava da Casoni  (pochi anni dopo sarebbe stato aperto il Caffè Giacosa) di sostituire la soda con del gin.

 

A contraddistinguere il cocktail, di sicuro, la fetta d’arancia, una sorta di firma stessa del conte.

 

“Per quei tempi era un vero lusso e un modo per distinguersi, visto che prima di lui tutti mettevano solo un po’ di scorza di limone”

 

La clientela del locale, incuriosita da questa variazione iniziò ad ordinare anch’essa l’americano alla Negroni, di lì a poco 

semplicemente chiamato Negroni.